Lancia Fulvia at Classic Safari Challange 2014 
Rosso Corsa Italia è onorato di farsi voce dei resoconti della gara condotta dall’equipaggio composto da Gianmaria Aghem e Rossella Conti
Cari amici,
dopo quasi un anno dalla mitica Peking – Paris 2013, ho avuto l’oppotunità di partecipare ad un’altra manifestazione organizzata da Philip Young e dall’Endurance Rally Association.
Mi ritengo estremamente fortunato in quanto sarò accompagnato da un navigatore di notevole esperienza e bravura ed anche perché insieme attraverseremo una zona tra le più belle del mondo: Sudafrica, Zimbabwe, Botswana e Namibia.
Dal primo al 26 maggio, cercheremo di percorrere 8.000 Km su strade di ogni tipo, con prove di velocità e trasferimenti a CO.
La vettura sarà nuovamente la Fulvia, rivista e migliorata.
Sul sito della Endurance Rally Association dovrebbero essere pubblicati giornalmente i resoconti del rally.
L’amico Italo Barbieri cercherà di pubblicare sul sito della Rosso Corsa Italia e su Facebook i miei resoconti ed alcune fotografie.
Un caro saluto a tutti ed un a presto rivederci sui campi di gara di casa.
Gianmaria Aghem
Report Day 1
la vettura dopo 500 Km sembra andare molto bene,compatibilmente ai 16 quintali che si porta appresso. Contrariamente a quanto ricordavo, la partenza era stata posticipata di un giorno per poter effettuare preparazione e verifiche con maggior calma. La Fulvia e’ stata ritirata nel pomeriggio del 30-04 e grazie al cielo non ha presentato al momento dell’avviamento alcun problema. Il motore, almeno per il momento, gira come un orologio senza tentennamenti. Ho subito deciso di montare il silenziatore esterno per limitare il disturbo agli altri partecipanti ed agli animali, in quanto sono previste alcune visite a riserve naturali utilizzando i nostri mezzi. Apparentemente meno fortunato degli altri l’equipaggio svizzero-tedesco numero 17, il giorno prima della partenza, ha riscontrato la bruciatura della guarnizione della testa alla propria Volvo 544. Ai bravissimi meccanici della Endurorally, sono bastate 4 ore per rimettere tutto a posto, compreso il controllo dei due carburatori e la registrazione delle valvole. La serata e’ trascorsa piacevolmente con gli altri partecipanti, prima al briefing e poi a cena. I vini sudafricani non ti permettono di rimpiangere quelli di casa, ma lasciano il segno: inutile accendere la televisione, l’abbiocco arriva ancora prima di aver scelto il canale. Questa mattina finalmente la partenza, programmata per la vettura n. 1 alle ore 8 in punto. Sono stati percorsi 510 Km, di cui un buon terzo, su strade sterrate, dal
fondo prevalentemente buono, ma ovviamente polveroso. Anche l’unica prova speciale della giornata si e’ consumata su fondo non asfaltato. Purtroppo e’ stato deciso di dare un tempo imposto di 9′ per percorrere 10 Km. Partenza e primi due chilometri in salita, con numerose curve, poi una serie di allunghi, che nonostante i 1.600 Kg della Fulvia, potevano consentire punte di 120 Km/h. Ci siamo limitati a mantenere una media intorno ai 70 Km/h per raggiungere il fine prova nei primi secondi del nono minuto. L’arrivo era tuttavia arretrato di ulteriori ulteriori 400 m, da noi raggiunti in un trentina di secondi, ma questo deve essere costato a più di un equipaggio un ritardo superiore al minuto di tolleranza. Domani solo trasferimento senza prove.
Un caro saluto. Gianmaria
Report Day 2
Tappa Oubaai – Beaufort West di 320 Km senza prove speciali.
Circa il 50% del percorso è stato effettuato su fondo sterrato, con superamento del Passo Robinson e del Passo Swartberg. Quest’ultimo su fondo particolarmente difficile e con pendenze tali da richiedere a volte la prima marcia. Una vettura americana è rimasta senza freni per rottura dei tubi idraulici. Se la sono cavata grazie alla prontezza del pilota che ha sfruttato il cambio automatico inserendo la marcia indietro. Problemi di surriscaldamento e di alimentazione hanno rallentato altre vetture.
Alla fine tutti arrivati grazie alla professionalità dei meccanici.
Report Day 3
Tappa Beaufort West – Cradock di 368 Km.
Trasferimento al 70% su strade ottimamente asfaltate con una sola prova speciale prevista nei pressi del Passo Swaershoek. A causa delle recenti copiose piogge la strada risulta notevolmente danneggiata e questo ha costretto gli organizzatori a ripiegare sulla strada a valle, perfettamente asfaltata e ad annullare la PC.
Cercheremo di rifarci domani.
Report Day 4
Tappa Cradock – Golden Gate National Park di ben 620 Km.
Partenza alle ore 8,24 con la vettura che fino a questo momento non ha evidenziato alcun problema. Primi 60 Km su asfalto, per passare su sterrato e dopo ulteriori 30 Km la prima PC. Prova estremamente veloce con allunghi da IV piena e curvoni da II e III. La Fulvietta, tutta carica, su sterrato, più di 115 Km/h a tavoletta non riesce a superare, ma questo probabilmente è anche un bene. I risultati delle due prove sono stati più che onorevoli, visto il notevole
peso della vettura, la minor cilindrata di tutti gli altri concorrenti e soprattutto che al mio fianco siede una persona che si considera giustamente in vacanza, ama la guida sportiva ma non sopporta gli eccessi. Gli ultimi 200 Km sono stati tutti percorsi ad una quota compresa tra i 1.500 e 1.900 m. La modesta potenza disponibile è ulteriormente ridotta dalla rarefazione dell’aria e dal conseguente imbrattamento della candele, che domani mattina saranno sostituite.
Domani semplice trasferimento di 171,00 Km.
Report Day 5
La tappa di oggi doveva essere un semplice trasferimento dal Golden Gate National Park al Chatedral Peak Hotel, distante 171 Km. Partenza con tutto comodo alle 10 da un hotel molto confortevole, ma dalla cucina non in linea con il resto
della struttura. Abbiamo attraversato il parco nazionale per una distanza di 26 Km, osservando panorami non comuni, costituiti da montagne rocciose, laghi naturali, canyon, sempre viaggiando ad un’altitudine compresa tra i 1.700 ed i 2.000m. Usciti dal parco la strada è diventata pessima, con molte profonde buche, tuttavia non in grado di impensierire la nostra Fulvietta. Nonostante la recentissima sostituzione delle candela, ad una trentina di chilometri dall’arrivo, il motore ha cominciato a perdere colpi. Da 3.500 giri in poi, funzionava a tre cilindri, rendendo l’andatura molto condizionata dalla pendenza del terreno e dal rapporto che poteva essere utilizzato. Giunto alla fine della tappa, ho effettuato tutti i controlli di rito, riscontrando che le pipette delle candele non erano in grado di mantenere un contatto ottimale. Ho provveduto a modificarne la lunghezza, effettuando successivamente un breve collaudo. Il motore sembra essere tornato quello di prima, in ogni caso ho provveduto a spazzolare a dovere le candele appena sostituite, che in effetti hanno solo 2.000 Km. La serata è stata particolarmente piacevole, sia per il buffet finalmente all’altezza dell’hotel e per il festeggiamento del nostro quarantaduesimo anniversario.
Spumante locale per tutti e da tutti un’infinità di congratulazioni ed auguri.
Domani ci aspetta una tappa lunga oltre 500 Km, con due speciali ed un attraversamento di frontiera.
SPERIAMO DI AVER RISOLTO CON LE CANDELE!!!
Report Day 6
Da Cathedral Peak Hotel a Mbabane Royal Swazi Sun Hotel per un totale di 552 Km. di cui un buon 30% su fondo sterrato.
Una sola PC, lunga soltanto 5.950m ma con incontro ravvicinato in curva con un camion con rimorchio. L’andatura era ben lontano dal limite e non ci sono stati problemi a parte un po’ di adrenalina. Nella Fulvia funziona tutto a meraviglia, anche le candele (che non sono Champion ma di uguale grado termico) per le quali nutrivo qualche timore, si stanno comportando benissimo. La quota ora è ben al di sotto dei 1.000 m ed il rendimento del motore ne ha molto beneficiato. Dalla partenza abbiamo percorso 2.550 Km con un consumo d’olio motore irrisorio, mantenendo il consumo medio sempre intorno ai 10 litri per 100 Km, migliorabile ulteriormente riducendo i getti (la carburazione risulta leggermente grassa e non soltanto per la quota). Oggi solo 190 Km per raggiungere il Parco Kruger, dove ci aspettano un giorno di riposo e tanti animaletti.
Report Day 7
Trasferimento da Mbabane al Kirkmans Camp, con attraversamento da sud a nord, per una settantina di Km, del Kruger National Park. Giornata di totale relax, suddivisa sostanzialmente in tre parti:
– trasferimento verso il parco con attraversamento della frontiera e ritorno in Sudafrica (durante la sesta tappa eravamo entrati in Swaziland)
– entrata nel Parco che e’ stato percorso verticalmente a 30 – 40 Km/h, facendo il seguente bottino: molti impala, 4 rinoceronti, 3 giraffe, 3 elefanti.
– raggiunto il lodge, spuntino veloce e subito via per un safari fotografico particolarmente fortunato terminato alla grande con un bicchiere di buon vino al tramonto.
Domani riposo (si fa per dire) con sveglia alle 5 per ulteriore safari.
Report Day 8
Oggi riposo con due giri per il parco. Il primo dalle 6 alle 9 ed il secondo dalla 16 alle 19, con rientro al buio.
Abbiamo avuto la fortuna di incontrare due diverse famiglie di leoni: una ”sonnolenta” intenta a smaltire un abbondante pasto a base di giraffa e l’altra dedita ad accudire due cuccioli. In quest’ultima la mamma è cieca, ma può sopravvivere ed allattare grazie alla solidarietà’ del gruppo. Altro incontro di notevole interesse quello con il leopardo, che caccia in solitudine e necessita di molta concentrazione. Elefanti, rinoceronti, ippopotami, zebre e gazzelle in gran numero si sono concessi alla nostra vista. Tra una ”caccia” e l’altra, ho provveduto ad effettuare i controlli di rito sulla Fulvia, riscontrando livelli a posto e dadi ben serrati (almeno quelli che ero riuscito a raggiungere sdraiandomi sotto la vettura).